Teatro Telaio
Teatro Ragazzi   >

Seggioline

Per diventare grandi

Tipologia
Produzioni
Regia
Michele Beltrami
Con
Michele Beltrami, Paola Cannizzaro

Descrizione

Da un’idea di MICHELE BELTRAMI
Di e con MICHELE BELTRAMI e PAOLA CANNIZZARO
Regia MICHELE BELTRAMI
Consulenza drammaturgica SILVANO ANTONELLI
Assistente alla regia KARIMA RANGHETTI

Spettacolo tout public basato sulle tecniche del teatro d’attore non verbale e della clownerie.

Età consigliata: dai 3 anni
Durata: 45 minuti


Lui è molto ordinato. Costruisce sedie per stare seduti, fermi, composti. Per stare come si deve stare. Per fare quello che si deve fare. Ma all’improvviso arriva Lei, che sembra volare di qua e di là, col suo sacchetto pieno di strane cose: oggetti e colori diversi come diverse sono le cose di cui è fatto il mondo. E queste cose servono a completare. A trasfigurare. A fare crescere e diventare grandi.

Un viaggio surreale tra due emozioni...anzi tante quante ne possono nascere dall'incontro di due persone che sembrano distanti tra loro ma forse, anche se non lo sanno, hanno bisogno l'una dell'altra.
È così che, con un po' di fantasia in mezzo a tutto quell’ordine e un po' di ordine in mezzo a tanta fantasia, i due personaggi inizieranno a trasformare le sedie che hanno intorno e a trasformarsi, a scoprire che l'altro non è così lontano da noi. Che qualcosa che “Lui” o “Lei” hanno è un pezzo di ciò che a noi manca. Di ciò di cui sentiamo nostalgia.

Perché il mondo è pieno di cose, di sorprese, di incontri inaspettati. È un giardino. A volte vorremmo che tutto rimanesse uguale e invece dobbiamo cambiare, a volte vorremmo che tutto cambiasse e invece ci viene chiesta l’attesa e la pazienza. Sempre, dove c’è un io e un tu, qualcosa di bello e inatteso fiorisce. O nasce.
È lì, proprio lì, che può cominciare il gioco e la festa. Che può nascere ciò che da soli non avremmo potuto immaginare. Che possono nascere nuovi sguardi e nuovi pensieri.

E i bambini del pubblico? E gli spettatori? Beh…anche loro sono seduti: fermi, zitti e composti. A guardare lo spettacolo. Ma potranno volare con la fantasia. Quella capace di immaginare il mondo non solo per quello che è ma per quello che potrebbe essere.


Lo spettacolo è l’esito di un progetto triennale di ricerca e formazione, che ha permesso a Michele Beltrami e a Paola Cannizzaro di incontrarsi con alcuni dei protagonisti del teatro ragazzi italiano, “annusando” tecniche, strumenti e modi diversi di rivolgersi al mondo dell’infanzia, in un’ottica di confronto e messa in discussione della propria comfort zone. Un approccio non scontato e non sempre possibile nel proprio lavoro che, ci auguriamo, porterà frutti (e fiori) anche in altre produzioni.

Lo spettacolo può essere accostato al progetto espositivo Una sedia.

Seggioline è stato presentato all'interno del Festival Segnali, Milano - 2023 


Recensioni

"Fra la musica e la danza, viene pronunciata una domanda, una delle pochissime frasi di tutto lo spettacolo: “Quanto tempo ci vuole per diventare grandi?”.
A questo punto la storia va avanti provando a rispondere al quesito. [...] E allora, con poesia e dolcezza, la risposta sottesa sembra essere che si cresce, spesso, anche grazie alla cura che ci si mette, e alla fiducia verso chi ha voglia di accompagnarci nel viaggio. È però una risposta implicita, mai dichiarata né didascalica, senza la pretesa di insegnare una qualche verità. Si ha anzi l’impressione che chi è in scena si ponga la domanda insieme ai bambini, il che rende tutta l’operazione più interessante. I giochi teatrali, buffi e brillanti, accompagnano i gesti dell’attore e dell’attrice con delicatezza e favoriscono l’immersione nella drammaturgia, fatta di pochissime parole, molta musica e leggerezza, che non diventa mai superficialità. Convince soprattutto il tema affrontato e la potenzialità di coinvolgere un pubblico molto variegato, dai 4 anni in su: la domanda sul tempo che passa è universale e iniziamo a porcela da molto presto. Ed è sempre stimolante coinvolgere i bambini nelle più urgenti domande esistenziali."
(Matilde Marras, Eolo - rivista online di teatro ragazzi)

"Ordine e fantasia in un continuo scontrarsi, mescolarsi, scambiarsi. Le sedie si moltiplicano e popolano di personaggi, dando il via alla trasformazione. Si completano i due protagonisti in attesa di diventare grandi, perché a volte si vorrebbe che il tempo scorresse velocemente. Invece ci vuole pazienza, ed è proprio grazie all’incontro che può nascere qualcosa di nuovo. Il viaggio incredibile della vita viene messo in scena dai due attori mentre il pubblico spalanca gli occhi, ride e vola con la fantasia, crescendo, almeno un po’, assieme ai protagonisti."
(Giada Ferrari, Bresciaoggi, 12 giugno 2023)

"[...] Una pièce per piccoli, piccolissimi, che in platea non stanno fermi né zitti, giustamente, e che commentano passo passo ogni scena, dall'ingresso di «lui» ai capelli con codini grigi di «lei», dalla costruzione di seggioline allo sguazzare nel blu delle luci, dai caschetti rossi alle bolle di sapone leggere e spensierate. Con poche parole, tanta mimica e moltissimi oggetti che arricchiscono una scenografia altrimenti minimalissima, «Seggioline» fa ridere bimbe e bimbi dai primi attimi, da quando «lei» appare con un sacchetto frusciante iniziando a mettere i bastoni tra le ruote a «lui», ingegnere della precisione. La trama è preziosamente semplice: l'ordine messo in subbuglio dal caos, il caos messo in riga dall'ordine, per trovare un nuovo equilibrio comune. [...]
«Ma quanto tempo ci vuole per diventare grandi?», ci si chiede. Qui - suppergiù - cinquanta minuti, che volano in un attimo."

(Sara Polotti, Giornale di Brescia, 22 maggio 2023)


Foto di scena e trailer video di FABRIZIO GUARISCO
Grafica a cura di EMMA BOZZONI