Teatro Telaio
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ABC del Natale

Tipologia
Produzioni
Regia
Angelo Facchetti
Con
Alessandro Calabrese, Antonio Panice

Descrizione

strumenti musicali ideati da ALESSANDRO CALABRESE
musiche eseguite dal vivo da ALESSANDRO CALABRESE e ANTONIO PANICE
scenografia realizzata da GIUSEPPE LUZZI
costumi ideati da GIUSEPPE LUZZI e realizzati da LAURA MONTEFUSCO
drammaturgia e regia ANGELO FACCHETTI

Età consigliata: dai 4 anni

Durata: 50 minuti

Siamo in una stalla, una stalla famosa, e quei due animali sono proprio loro: l'Asino e il Bue, con tanto di coda e orecchie. Da più di duemila anni tengono aperte le porte della loro casa e scaldano esseri umani grandi e piccini raccontando loro storie, belle e antiche.
Racconto dopo racconto, Asino e Bue si accorgono che ogni parola detta, ogni personaggio evocato, pur così antico e famoso, non sempre viene riconosciuto dai piccoli spettatori che li circondano. E' l'occasione quindi per tornare alle basi, per spiegare tutto daccapo, giocando con le parole e trovando modi originali e divertenti per far conoscere tutto, o quasi, di quel gran mistero.
Partendo dalle cose più semplici, dall'ABC, per costruire, assieme, un alfabeto del Natale.


Il Teatro Telaio continua la sua ricerca attorno alla festa e alla ritualità del Natale, alle sue radici e derivazioni culturali, al suo significato, alle sue affinità antropolgiche con feste e riti di altre culture.
Dopo “Storie della Sera”, “Natale!”, “Aspettando Natale” e “La Festa delle Feste”, abbiamo deciso di tornare alle origini per evitare che un patrimonio culturale e di tradizione condiviso da secoli si perda nei meandri della memoria e sempre meno venga trasmesso alle nuove generazioni.
Se un tempo i bambini non sapevano cosa volesse dire mirra, ora in molti non sanno cosa sia l'incenso e sembrerebbe rimanere solo l'oro.
Il nostro intento è, quindi, portare in dono un po' di oro, incenso e mirra a tutti i bambini: a quelli che, figli di altre culture e religioni, si trovano a sperimentare lo scintillio delle festività natalizie senza sapere da dove nasca e a quelli che, semplicemente, non hanno più l'occasione di ascoltare chi tramandi le tracce delle loro tradizioni.
Per rinnovare la gioia che scaturisce dalla condivisione, dallo stare assieme attorno a una luce e trovare calore nella vicinanza con i propri simili.
Recuperare una serie di parole perdute, di simboli e personaggi che, testimoni e partecipi di una storia narrata e tramandata nei secoli, rischiano di perdersi nei lustrini e nelle luminarie del nostro tempo.


Recensioni

"Una sorta di raccolta di effemeridi linguistiche della tradizione memoriale e culturale, un alfabeto in chiave di cabaret gioioso ambientato nella capanna di Betlemme e raccontato da un bue e da un asinello dalle sembianze antropomorfe (Gianni Rossi e Alessandro Calabrese, i due interpreti da applauso; regia sapiente come sempre di Angelo Facchetti) fra giochi di parole, riscoperta di simboli, strambotti e inserti musicali. Uno spettacolo formativo ma senza pompa pedagogistica, che si fonda su quella ricerca inesausta del sacro che è precedente alla costruzione degli apparati delle religioni rivelate, recuperando un messaggio universale in cui la Natività è rinascita spirituale, prossimità, raggiungimento dell'umanità di gregge, per dirla alla Bergonzoni.
"ABC del Natale" andrebbe replicato tutto l'anno, non solo durante le Feste."

(Nino Dolfo, Corriere della Sera, 09 gennaio 2022)

"Un elogio della Natività spiegata in uno stupendo gioco di parole: 21 per l'esattezza. E' l'"ABC del Natale", il nuovo esilarante spettacolo del Teatro Telaio sotto la regia di Angelo Facchetti. Una rappresentazione tanto fanciullesca quanto avvincente, capace di coinvolgere e divertire, ma soprattutto di emozionare.
Un viaggio magico intorno ad un alfabeto: si inizia (ovviamente!) dalla A di Asino e la B di Bue per arrivare alla Z di Zampogna. Nel mezzo? Parole amate o perdute, a volte sconosciute, simboli e personaggi di una storia narrata e tramandata nei secoli dei secoli. Un racconto alla "luce" di una stella cometa di legno, accompagnato da aneddoti e canzonette strampalate, trascinanti e orecchiabili. Una stalla speciale attrezzata di ogni cosa per l'avvento e la "dolce venuta".
Il giaciglio perfetto per un sapiente e baldanzoso bue in abito elegantissimo, stile vittoriano, rappresentato da Gianni Rossi e del suo fedelissimo, ma anche un po' stralunato e inimitabile asino dalle grandi orecchie da aviatore, interpretato da Alessandro Calabrese. Un dono per bambini e adulti."
(
Marta Giansanti, Bresciaoggi, 05 dicembre 2021)

"Si intitola "ABC del Natale" ed è un inno alla Natività cristiana dal sapore bambinesco ed emozionante. Perché riprende una storia conosciuta eppure dimenticata e perché mescola comicità, narrazione e una musica estremamente coinvolgente e speciale, ideata da Alessandro Calabrese, l'Asino in scena, che ha trasformato la stalla in un grande strumento musicale che suona via via insieme al Bue (Gianni Rossi). 
L'uno sgangherato e credulone (l'Asino), l'altro spavaldo e piacione (il Bue), i due personaggi accolgono i piccoli spettatori e insieme a loro compiono un breve ma intenso viaggio in Palestina"
(Sara Polotti, Giornale di Brescia, 03 dicembre 2021)


Spettacolo tecnicamente autonomo, realizzabile anche in spazi non prettamente teatrali e all'aperto.


Foto di scena di MARIO BARNABI e FABRIZIO GUARISCO
Trailer montato da DAVIDE MANFREDI su riprese di MARIO BARNABI
Video integrale a cura di MOIRA DELLA FIORE 
Progetto grafico di GIUSEPPE LUZZI

Si ringraziano i volontari di Fondazione ANT Brescia per la preziosa fornitura di abiti e accessori.

Un grazie speciale alla signora Pennachio di Viadana per le ballette di fieno ingiustamente sottratto al suo pony Belen e un riconoscimento speciale a tutte le cascine di amici e parenti che sono state svaligiate per recuperare arnesi in disuso: speriamo di aver reso loro giustizia nobilitandoli all'interno della nostra scenografia!


LO SPETTACOLO E' TUTELATO DIRETTAMENTE DALL'AUTORE E CONCESSO IN ESCLUSIVA AL TEATRO TELAIO. PER ALTRE INFO RIVOLGERSI DIRETTAMENTE ALLA SEGRETERIA DEL TELAIO.