Teatro Telaio
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ARCIPELAGO

Installazione / Esperienza Sensoriale

Tipologia
Produzioni

Descrizione

a cura di ANGELO FACCHETTI e FRANCESCA FRANZE'
Performer:
MARIASOLE DELL'AVERSANA per la versione in italiano
SABINE UITZ per la versione in tedesco
Scenografia realizzata da GIUSEPPE LUZZI
Ambientazioni sonore ALESSANDRO CALABRESE
Scenotecnica ALESSANDRO CALABRESE e ASNESIO BOSNIC
Allestimento e tecnica a cura di ERIKA NATATI
Sarta LAURA MONTEFUSCO

Arcipelago
 è un’installazione teatrale agita e resa viva dai bambini stessi.
I bambini vengono immersi in un contesto simbolico in cui possono riconoscere alcune metafore dentro le quali orientarsi. Un viaggio che speriamo aiuterà i bambini ad elaborare alcune emozioni ed esperienze di vita, personale o collettiva, che possono aver lasciato una traccia nel loro io più profondo.
L’operatore accoglie i bambini in una prima stanza (o un ambiente protetto) in cui egli fornirà loro delle indicazioni ma non un rigido canovaccio da seguire e proporrà alcune suggestioni. A quel punto i bambini, uno alla volta, sono pronti per entrare in un’altra stanza, ampia e scura, dove a fare luce è solo un piccolo arcipelago, composto da diverse isole: piccole unità sparse sul pavimento/mare, pronte ad accogliere un solo naufrago per volta. Giunto di fronte a una delle isole, ogni bambino deve leggere o ascoltare una domanda o la consegna che vi trova custodita e lì vivere il contatto intimo ed esclusivo con l'installazione per lui pensata.
Alcune installazioni prevedono un contatto, una manipolazione, un’interazione tattile e multi sensoriale. Altre si limitano alla sola contemplazione, lasciando che la vista e la percezione di un oggetto o di un micromondo siano da stimolo per elaborare una risposta o il fluire delle parole. Terminata l'esperienza su una singola isola, ogni bambino riparte verso una nuova tappa, un’altra isola da esplorare.

Infine, l'operatore porterà i bambini in un’ultima area, per un momento di condivisione e restituzione simbolica.

Durata: 40 minuti
Età: scuole con bambini dai 7 ai 12 anni / in famiglia, per bambini dai 5 anni




ARCIPELAGO ha vinto l'EOLO AWARD 2023 come MIGLIOR PROGETTO


"Arcipelago è una sapiente ed emozionante installazione, concepita come una vera e propria educazione umana e sentimentale, dove protagonisti assoluti sono i bambini che sono invitati ad esplorare in un grande spazio tutto da scoprire, un luminoso arcipelago, composto da diverse particolari isole, piccole tendine luminose, custodi di mondi di misteriosa sostanza, che creano un vero e proprio piccolo mare, di cui si sentono perfino le onde. Ogni bambino, ogni bambina, mossi da alcune parole di magico spessore (ascolta, guarda, senti, racconta) vi si immerge dentro, rispondendo ai diversi stimoli, suggeriti da ogni isola, creando un proprio diario emozionale che poi viene condiviso con tutti."
(Premio Eolo - rivista online di Teatro Ragazzi, 2023)


Recensioni


"L’esperienza più significante del Festival, dove finalmente l’Infanzia è stata posta totalmente al centro di un percorso artístico originale e condiviso, è stata l’installazione del Teatro Telaio "Arcipelago", creata da Angelo Facchetti e Francesca Franzè, una vera e propria educazione umana e sentimentale, agita dai bambini stessi che qui, e questa volta, è stata immaginata al calar della sera in un parco di Vimercate. I bambini sono stati invitati ad esplorare un luminoso arcipelago, composto da diverse particolari isole, delle piccole tendine luminose, custodi di mondi di misteriosa sostanza, sparse sul prato, diventato un vero e proprio piccolo mare, dove si sentono perfino le onde. Ogni bambino si è potuto dunque immergere dentro, rispondendo ai diversi stimoli suggeriti da ognuna delle isole.
Ascolta, guarda, senti, racconta, sono stati i comandamenti a cui i bambini hanno dovuto sottostare. Ogni isola custodisce qualcosa da scoprire dove su un cartiglio sono scritti degli indizi, delle parole che suggeriscono cosa fare, di volta in volta. In alcune si può solo osservare, in altre ascoltare, in altre ancora parlare, avvicinando la bocca a un microfono bianco che cattura le parole e i pensieri che in quel momento attraversano la mente dei bambini. Essi sono invitati ad osservare e a osservarsi, a porre piccole e grandi soluzioni, a scrivere lettere e pensieri, a ricordare momenti belli e brutti, ad ascoltare , a narrare sogni, a scoprire e disegnare nuovi mondi. Le testimonianze scritte e verbali lasciate dai partecipanti formeranno una specie di diario emozionale che sarà poi ogni volta condiviso da tutti."

(Mario Bianchi su Eolo, Vimercate 2022)

"Lo spettatore sceglie cosa fare o non fare, gestisce il proprio tempo, partecipa, si ritrae, indugia, passa oltre, torna indietro. Ogni volta un nuovo incontro con sé e sempre la possibilità di lasciare che qualcosa accada. È bellissimo giocare con le isole di Arcipelago, ma, se mai le incontrerete - e noi speriamo di sì – provate anche a sostare ai bordi, a osservare dall’esterno: vedrete bambini e adulti nuovamente bambini aggirarsi curiosi e rapiti tra i punti luminosi di una misteriosa costellazione, performer inconsapevoli di atti di poesia. Consigliato per i bambini di tutte le età."
(Francesca Picci su L'Oca Critica, Segni 2022)

"Arcipelago è un gioco, un insieme di isole, in ogni isola una piccola prova. Teatro Telaio – cura e ideazione del progetto Angelo Facchetti e Francesca Franzé – ha immaginato un’esplorazione in cui i bambini (soli o accompagnati dai genitori) navigano tra una tenda e l’altra, piccoli coni bianchi illuminati e sparsi su un pavimento-mondo, scoprendo cosa c’è in ogni misterioso teepee ma scoprendo anche qualcosa di sé, e questa è la gemma lucente di Arcipelago: i bambini sono chiamati prima a capire cosa è loro chiesto (sfida d’ingegno) – scostare una tavola, aprire un cassettino, innaffiare una piantina nascosta… – e poi a decidere se accettare la richiesta, se stare al gioco o ritrarsi fino alla prossima prova. Ci sono domande su questioni molto intime e si può sussurrare la risposta dentro un microfono, è un segreto, puoi dire quello che vuoi; e ci sono domande aperte al mondo, che ti fanno guardare fuori e pensare a te in collegamento con gli altri e con l’ambiente, amici, famiglia, insegnanti, alberi, animali.
In una delle tende più belle c’è una corda con un nodo: se vuoi fare pace con una persona cui tieni sciogli il nodo e la lite sarà svanita. Già, perché il rancore ti tiene legato. (...)"

(Elena Scolari su PAC-Pane Acqua Culture, 2022)

"Ma forse il progetto più interessante del 2022 non è uno spettacolo, ma una vera e propria esperienza, in cui finalmente l’infanzia viene posta totalmente al centro di un percorso artistico originale e condiviso. Parliamo de l’installazione del Teatro Telaio "Arcipelago”, creata da Angelo Facchetti e Francesca Franzè. Si tratta infatti di una vera e propria educazione umana e sentimentale, agita dai bambini stessi, che sono invitati ad esplorare un luminoso arcipelago, composto da diverse particolari isole, piccole tendine luminose custodi di mondi di misteriosa sostanza, che creano un vero e proprio piccolo mare, in cui si sentono perfino le onde. Ogni bambino, mosso da alcune parole di magico spessore (ascolta, guarda, senti, racconta) vi si immerge dentro, rispondendo ai diversi stimoli suggeriti da ogni isole.
Le testimonianze scritte e verbali lasciate dai partecipanti formeranno poi una specie di diario emozionale, che sarà poi ogni volta condiviso da tutti."

(Mario Bianchi su Krapp's Last Post, 2023)

"Esemplare in questa direzione è il progetto esposto da Angelo Facchetti (Teatro Telaio, Brescia), nato come laboratorio e poi diventato Arcipelago, un’istallazione, curata insieme a Francesca Franzè, di formazione anche psicologa, che mette al centro il bambino, ai margini gli adulti che non dovrebbero interferire, solo osservare (cosa difficilissima a quanto pare per un genitore). E proprio questa produzione ha aperto nel pomeriggio la rassegna di Como. I bambini sono introdotti con qualche istruzione e guidati sul palco dove trovano una serie di “isole”, minuscole tende “indiane”; i bambini si avvicinano a scelta, in maniera individuale, un “naufrago” alla volta, senza un ordine prestabilito per ogni singola esplorazione, per guardare dentro, perché dentro c’è un oggetto-simbolo, una corda, uno specchio, un caleidoscopio… e un rotolo di carta con una scritta, come una specie di caccia al tesoro: i compiti che vengono assegnati coinvolgono i sensi alternativamente, dal toccare al
contemplare, ascoltare… scrivere i propri pensieri o confidarli a voce, su un tema che stimola il bambino a riflettere, a guardarsi dentro, a ricordare, a provare emozioni, secondo la propria natura. Lì una corda per sciogliere un nodo e fare pace con qualcuno, una conchiglia da appoggiare all’orecchio; una lettera o un diario, un bauletto da aprire, un tavolino per immaginare cosa potrebbe succedere attorno; una zattera per pensare a chi si vorrebbe come compagno di viaggio; un letto per narrare i propri sogni; uno specchio chiedendo al bambino di descrivere come è fatto e “cosa ti piace di te” (forse uno dei segmenti di questa creazione dagli esiti più rivelatori, buffi e filosofici), una staccionata per spiegare quale ostacolo si è dovuto superare, una lavagnetta per lasciare un (di)segno di sé. Le parole dette dai bambini vengono registrate e poi selezionate e ascoltate (con il permesso dei protagonisti) la volta successiva. Per cui in questa situazione si sono sentite le voci di altri bambini, di una visita precedente. Bambini che raccontano di una famiglia felice, che già sognano di “avere una casa tutta mia”, che considerano il mondo di fuori crudele, bambini che si piacciono come sono, che sanno che “gli occhi rappresentano la vista e tutto quello che vedi”, che esprimono la visione ricorrente (che è di tutta l’infanzia) di poter volare, che immaginano la morte come una cosa bella, che volutamente sussurrano pensieri incomprensibili… Almeno nelle tracce selezionate. Visto che dominante è l’ambiente famigliare ci si domanda se non sia suggerito oltre dal fatto che sia il più conosciuto, anche dallo spiare dentro un microcosmo, luogo raccolto come la tendina, interno/esterno, una sorta di utero, di approdo felice almeno per i bambini che vengono accompagnati a teatro. Degli altri non si sa, ovviamente. Una bella idea che, da una parte, fa partecipare attivamente il piccolo, dall’altra mette gli adulti nelle condizioni di esclusi dal gioco e dallo spettacolo, come spiare dal buco della serratura un pianeta così unico e complesso come quello dell’infanzia."

(Manuela Camponovo su L'Osservatore, 2023)

Arcipelago è stato selezionato presso i seguenti Festival:

Vimercate dei ragazzi, Vimercate - 2022
Estate Bambini, Ferrara - 2022
Belluno Kids Festival, Belluno - 2022
Segni new generation festival, Mantova - 2022
Inaugurazione di Bergamo Brescia 2023 Capitale Italiana della Cultura - 2023
Festival Andersen, Sestri Levante - 2023
Il tempo dei piccoli, Corato - 2023
I teatri del mondo, Porto S.Elpidio - 2023
Festival della mente, Sarzana - 2023
Con-Fusione festival, Livorno - 2023
Piccoli Sguardi, Festival Temudà per l'infanzia, Spessa - 2023
Kids Festival, Lecce - 2023
Starke Stücke, Francoforte (Germania) - 2024


Progetto realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.


Foto di scena di MARIO BARNABI
Trailer video a cura di DAVIDE MANFREDI e FABRIZIO GUARISCO