Teatro Telaio
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Every Brilliant Thing

Le cose più belle al mondo

Tipologia
Produzioni
Regia
Angelo Facchetti
Con
Pietro Mazzoldi

Descrizione

Di DUNCAN MACMILLAN e JONNY DONAHOE, traduzione di MICHELE PANELLA
Drammaturgia di DUNCAN MACMILLAN e JONNY DONAHOE

Con PIETRO MAZZOLDI

Scenografia realizzata in collaborazione con gli studenti del corso di Arti Creative del Canossa Campus di Brescia condotto da Rita Duchi

Regia di ANGELO FACCHETTI


Età consigliata: dai 14 anni

Durata: 60 minuti


Quali sono le cose per cui vale la pena vivere?
Se lo chiede il protagonista di questo spettacolo per uscire da una drammatica situazione familiare che lo vede coinvolto fin da quando è solo un bambino. Una condizione difficile di fronte alla quale sceglie di reagire.
Lui ci prova mettendo in fila tutte le cose che a suo parere rendono la vita degna di essere vissuta. Lo fa dapprima per aiutare sua madre, poi forse anche per salvare se stesso. 
Questo spettacolo parla di una lista. Una lista che comincia a sette anni ed arriva fino ad un milione. Un milione di piccole e grandi cose scritte una dopo l'altra, pensate e raccolte da un bambino che nel corso della storia diventa prima un un ragazzo e poi un uomo.


Lo spettacolo
Every Brilliant Thing è un'opera teatrale che esplora il tema della depressione attraverso un approccio inedito, intimo e coinvolgente.
Il testo è un personale inno ai momenti speciali, agli incontri significativi e alle riflessioni profonde sulla vita che ciascuno matura dentro di sé. Il tutto è valorizzato dalla freschezza della scrittura di Macmillan, capace come pochi di utilizzare in maniera magistrale ironia e paradosso come espedienti per evitare le trappole della retorica.
La rappresentazione si sviluppa attraverso un coinvolgimento attivo del pubblico, che viene chiamato a partecipare alla messa in scena leggendo pubblicamente le singole voci della lista e interpretando in prima persona i vari personaggi con i quali il protagonista entra in rapporto. La recitazione oscilla tra la stand up comedy e un continuo gioco di improvvisazione e vibra e vive nella relazione con gli spettatori, rendendo ogni replica unica e sorprendente come unica e sorprendente è la vita di ognuno di noi.



Il processo creativo
Il primo passo del progetto ha coinvolto un gruppo di 15 ragazzi delle scuole superiori che sotto la direzione di Angelo Facchetti ha messo in scena il testo per i propri coetanei, sviscerandone gli aspetti umoristici e giocando a trattare i temi seri in modo innovativo e diretto.
Da questo primo studio il Teatro Telaio è poi passato alla produzione vera e propria allestendo la versione con un solo attore professionista, Pietro Mazzoldi. Una volta costruita la messa in scena, abbiamo deciso di dedicare il periodo delle prove ad un costante confronto con il pubblico di riferimento. Abbiamo quindi coinvolto diversi Istituti della provincia di Brescia e incontrato decine di classi di età e indirizzi differenti proprio per collaudare le dinamiche di interazione con il gli spettatori e affinare lo spettacolo sulle corde emotive dei ragazzi adolescenti. 
Nel corso della produzione, è stata coinvolta anche l'Università degli Studi di Brescia, che ha deciso di intraprendere il progetto di ricerca Every Brilliant Thing: dal teatro agli affetti in adolescenza.
La ricerca, coordinata dalla Prof.ssa Paola Manfredi e approvata dal Centro Etico per la Ricerca di Ateneo (CERA) si propone di indagare i sistemi affettivi di base negli adolescenti attraverso la partecipazione ad un’esperienza teatrale altamente interattiva e coinvolgente. L’obiettivo è esplorare il ruolo delle emozioni e delle dinamiche affettive nella costruzione del benessere giovanile, ponendo particolare attenzione ai fattori protettivi di costruzione della salute, anche rispetto al rischio depressivo.


Debriefing
Parallelamente alla creazione dello spettacolo abbiamo costruito una équipe di lavoro in ambito psicologico avvalendoci della collaborazione di una serie di stimate professioniste che a vario titolo lavorano nell'ambito della assistenza psicologica e nella pedagogia legata agli adoloscenti. Con le dott.sse Federica Martini e Noemi Tomasoni e con la dott.ssa Luciana Vavassori della Coop. Mago di OZ abbiamo costruito un momento di condivisione da collocare a seguito della visione dello spettacolo. Un accompagnamento, non indispensabile ma secondo noi utile e prezioso, che coinvolge ulteriormente i ragazzi offrendo loro uno spazio tutelato e protetto nel quale condividere le proprie impressioni ed emozioni, valorizzando i punti di forza e le risorse che ciascuno riesce a mettere in campo di fronte ai momenti di difficoltà grandi e piccoli che ogni essere umano affronta nella propria esistenza.


Recensioni

"Non è solo una storia da osservare, è un percoso comune, fatto di esperienze e fragilità che molti riconoscono, spesso in silenzio. (...)
La rappresentazione rompe i confini del teatro tradizionale, trasformando il palco in uno spazio vivo di contatto diretto tra attori e pubblico. Niente palco, niente luci soffuse: solo un attore al centro e un pubblico giovane disposto a semicerchio. L'atmosfera intima ha permesso agli studenti d'immergersi appieno nella narrazione. (...)
Il tema delle cose belle è il filo conduttore dell'opera, che invita a riflettere su come la depressione possa offuscare ciò che rende la vita preziosa. (...) 
La rappresentazione affronta il tema senza retorica, ma con un realismo che spinge il pubblico a riflettere su ciò che spesso resta nascosto. Le emozioni suscitate sono un invito a guardarsi dentro e a riconoscere esperienze comuni."

(Christian Predolini, Giornale di Brescia, 12 febbraio 2025)


Every Brilliant Thing è stato selezionato per i seguenti festival:
Segnali, Milano - 2025


PROGETTO NEXT - Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo (Regione Lombardia) Edizione 2024/2025


Per gentile concessione dell’Agenzia Danesi Tolnay

Un ringraziamento particolare alle proff. Anna Masserdotti e Chiara Baronchelli e al Direttore Maurizio Castrezzati del Canossa Campus e alla prof. Francesca Baresi del Liceo Capirola di Ghedi.