Creature
Di piante, insetti e umano cuore
- Tipologia
- Produzioni
- Regia
- Michele Beltrami
- Con
- Swewa Schneider e Sabine Liselotte Uitz

Descrizione
NUOVA PRODUZIONE!
Da un'idea di SABINE LISELOTTE UITZ
Con SWEWA SCHNEIDER e SABINE LISELOTTE UITZ
Scenografie di MICHELE BELTRAMI e ERIKA NATATI
Testi e drammaturgia di SABINE LISELOTTE UITZ e MICHELE BELTRAMI
Regia di MICHELE BELTRAMI
con il patrocinio di Goethe - Institut Mailand
con il sostegno di Fondazione della Comunità Bresciana
Età consigliata: dai 13 anni
Lo spettacolo può essere rappresentato anche in lingua tedesca (B1 - B2)
Durata: 60 minuti
Lo spettacolo "Creature. Di piante, insetti e umano cuore” è un viaggio affascinante nel mondo della celebre naturalista e pittrice tedesca Maria Sibylla Merian. Un racconto appassionato della sua vita di donna, artista e ricercatrice curiosa che attraverso lo studio delle meraviglie del creato ci parla di sogni, libertà e bellezza.
La drammaturgia seguirà la vita di Maria Sibylla Merian, nata nel 1647: una donna straordinaria che sfidò le convenzioni del suo tempo per dedicarsi allo studio degli insetti, un lavoro che ha gettato le basi per la moderna entomologia. Con il suo incredibile talento artistico, Maria Sibylla ha documentato in modo innovativo la metamorfosi dei bruchi in farfalle.
Attraverso scene coinvolgenti, il pubblico seguirà Maria Sibylla nelle sue avventure dalla Germania ai Paesi Bassi e fino alla foresta pluviale del Suriname, dove ha condotto alcune delle sue ricerche più importanti.
Questo spettacolo è pensato per ispirare ragazzi e ragazze a esplorare le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) attraverso la straordinaria vita e le scoperte di una delle prime scienziate tedesche di cui si abbia conoscenza e di cui, ancora oggi, si riconosca la validità del metodo e delle conclusioni. Riteniamo, inoltre, particolarmente affascinante e d’ispirazione per le giovani generazioni il fatto che Merian abbia saputo combinare arte e ricerca scientifica in modo rivoluzionario.
Recensioni
"Una storia di sogni, di libertà e di metamorfosi, come quella dei bruchi che diventano farfalle. «Creature. Di piante, insetti e umano cuore», la nuova produzione di Teatro Telaio al Borsoni, è uno spettacolo che intreccia arte, scienza e vita, portando in scena la straordinaria figura di Maria Sibylla Merian, naturalista e pittrice tedesca che ha sfidato le convenzioni del tempo per dedicarsi allo studio della natura.
Il racconto prende forma attraverso una drammaturgia coinvolgente e intima, che segue Maria Sibylla dalla Germania ai Paesi Bassi, fino alla foresta pluviale del Suriname, dove ha condotto alcune delle sue ricerche più importanti. La storia è quella di una ragazza incastrata tra le aspettative familiari e sociali, costretta a raccogliere un’eredità che porta con sé il peso della tradizione e della difficoltà di essere donna. Prendere il cognome del marito, diventare madre, concludere il ruolo imposto con la sua identità di lavoratrice, artista e ricercatrice: scelte che Maria affronta, trovando nella scienza e nell’arte il mezzo per spiccare il volo. Il parallelismo tra la vita di Maria e il ciclo di vita degli insetti è immediato: da bruco a farfalla, dalla costrizione alla libertà.
Plauso alle attrici, Swewa Schneider e Sabine Liselotte Uitz, che danno vita ai personaggi con intensità e naturalezza. La regia di Michele Beltrami è pulita e incisiva, valorizzata da una scenografia essenziale ma efficace.
Lo spettacolo, pensato per un pubblico dai 13 anni in su, non è solo un omaggio alla figura di Maria Sibylla Merian, ma è anche uno stimolo per le giovani generazioni a credere nei propri sogni e a esplorare il mondo della scienza.
Un plauso al Teatro Telaio per aver portato in scena una storia di emancipazione, resilienza e scoperta. In un’epoca dominata dai social portare i giovani a teatro, a vivere qualcosa in presenza, è un atto di resistenza culturale che merita di essere applaudito."
(Giada Ferrari, Bresciaoggi, 24 marzo 2025)
"Spalancare una finestra su conoscenza, fantasia e curiosità. È questo, forse, il compito più autentico del teatro per ragazzi, e «Creature. Di piante, insetti e umano cuore» ne è un esempio ben riuscito. La nuova produzione di Teatro Telaio, con Swewa Schneider e Sabine Liselotte Uitz (che firma anche la drammaturgia assieme a Michele Beltrami), è andata in scena al Teatro Borsoni, di fronte a una platea di ragazzi della scuola secondaria. Una piccola magia teatrale capace di catturare l’attenzione del giovane pubblico grazie a una struttura scenica sobria ma dinamica, che ha saputo suscitare momenti di sincera sorpresa.
Lo spettacolo, consigliato a partire dai 13 anni, guida gli spettatori in un viaggio affascinante alla scoperta della vita di Maria Sibylla Merian, naturalista e pittrice tedesca, nata a Francoforte nel 1647. Una donna straordinaria, pioniera della moderna entomologia, imprenditrice visionaria e artista curiosa, che attraverso lo studio delle meraviglie naturali insegna il valore di autodeterminazione e libertà. La drammaturgia segue le tappe principali della sua vita fuori dal comune: dall’infanzia in Germania, al trasferimento nei Paesi Bassi, fino all’impresa più audace, il viaggio andata e ritorno verso il Suriname, colonia olandese in America Latina, dove Maria Sibylla visse due anni immersa nella natura selvaggia, documentando specie animali e vegetali mai viste prima. L’avventura sfidò le convenzioni del tempo e induce a guardare oltre i confini imposti dalla società e da noi stessi.
Pensato per ispirare ragazzi e ragazze ad avvicinarsi alle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), lo spettacolo è anche un concreto esempio di come arte, scienza e conoscenza umanistica possano dialogare in armonia, dimostrando che la curiosità è il vero motore della scoperta. La pièce – patrocinata da Goethe-Institut Mailand – è stata inoltre rappresentata anche in tedesco, sempre al Teatro Borsoni, per le classi degli istituti a indirizzo linguistico."
(Giulia Camilla Bassi, Giornale di Brescia, 25 marzo 2025)
Foto di scena e video di FABRIZIO GUARISCO
Si ringraziano: Giorgio Prosdocimi, Roberto Bianco, Pietro Mazzoldi, Mauro Faccioli, Moreno Agnella e Tommaso Maltoni