Teatro Telaio
Il Telaio di sera   >

L'Austriaca

DIE ÖSTERREICHERIN

Tipologia
Produzioni
Regia
Sabine Liselotte Uitz
Con
Sabine Liselotte Uitz

Descrizione

Teatro Telaio in collaborazione con Centro di Produzione Artistica Via Rosse

di e con SABINE LISELOTTE UITZ


Età consigliata: dai 13 anni



Cos'è la patria? Forse l'unica patria dell'essere umano non è un luogo fisico ma la sua infanzia, come diceva Rilke; forse è una lingua, un insieme di persone, un riconoscere suoni, profumi, voci, oggetti. Ognuno di noi porta con sé un'eredità... La famiglia, la madrelingua, il paese... Quali sono i sentimenti veri che abbiamo quando parliamo della nostra patria? E a che cosa si riferiscono esattamente questi sentimenti?
Lo spettacolo vuole proporre e stimolare una riflessione su questioni importanti: la patria, il paese, l'identità, ma anche il perdono e la colpa.
L'AUSTRIACA racconta in chiave personale e intima di persone che in qualche forma sono state toccate dal fenomeno del fascismo. Affronta la questione della fragilità dei ragazzi – e non solo – e della capacità di manipolazione che un sistema ha in tempi di crisi. In questo caso si tratta del fascismo in Europa durante gli anni 20/30/40, ma il parallelismo con l'attualità è sorprendente. Il racconto è un intreccio di presente e passato, attraverso storie dentro altre storie. Un'anziana signora, chiamata “l'austriaca”, si ricorda della sua amica ebrea Lea Winterfeld e del proprio tradimento verso di lei: fa i conti con il proprio passato, essendo stata per tanti anni un fanatico membro della Gioventù Hitleriana, Hitlerjugend. Un'altra donna, la narratrice della storia dell'anziana, racconta invece del proprio nonno nazista e di come si sentisse sola in una famiglia che tollerava e accettava comportamenti razzisti. E appare anche Lea, l'amica scomparsa...


NOTA DELL'AUTRICE E ATTRICE

Ho scritto questo spettacolo con l'intenzione di raccontare una storia al rovescio, cioè non cominciando da chi ha subito ingiustizie, ma da chi aveva partecipato a esse. Sono partita dal racconto di una ex-nazista e, sviluppando lo spettacolo, sono arrivata alla storia di mio nonno rimasto nazista per tutta la sua vita. La mia è la storia di tante famiglie, niente di straordinario, ma comunque esemplare.
Ho pensato ai ragazzi di oggi e alla frequente confusione che riguarda identità e identificazione. Mi sono chiesta come mi sarei comportata io, a 13 o 14 anni, nell' Austria d'allora ...e questa stessa domanda la pongo anche allo spettatore.
Sono nata in Austria, cresciuta in Germania e vivo da più di 20 anni in Italia. Viaggio molto, a volte per lavoro, a volte per puro piacere. Sono forse una tipica rappresentante dell'Europa del 21 secolo, dove la mobilità è diventata sempre più normale. Un epoca in cui si trasformano ed evolvono i valori; tra questi anche quelli di patria e di nazione... ma dall'altra parte sembra tutto ritornare a un discutibile patriottismo e nazionalismo. Ma siamo davvero condannati a ripetere sempre gli stessi errori? Con lo spettacolo ho cercato di darmi una risposta...
Sabine Liselotte Uitz


Lo spettacolo può essere proposto sia in lingua italiana che in lingua tedesca (madrelingua).

Vincitore Premio del pubblico della Rassegna Teatrale Dritti al cuore di Padova 2017-18.

Foto di scena di MARIO BARNABI
Trailer e video di MOIRA DELLA FIORE